Dolomiti Patrimonio dell’Umanità
Sono 174 i siti naturali nel mondo già Patrimonio dell’Umanità. Oggi l’Italia, che già detiene il numero più alto di siti Unesco al mondo, se ne aggiudica uno in più: le Dolomiti. E il numero sale a 175.
Circa 80 milioni di anni fa, le piattaforme tettoniche dell’Africa e dell’Eurasia iniziarono lentamente a scontrarsi. Ci vollero altri 50 milioni di anni per sollevare il fondo del mare fino a farlo emergere: così nacquero le Dolomiti.
Un salto lungo milioni di anni e si arriva al 1994; Reinhold Messner, che le considera le più belle montagne del mondo, insieme con l’associazione Mountain Wilderness ha un’idea: le Dolomiti patrimonio naturale dell’Umanità. Altri “grandi” rimasero affascinati dalle Dolomiti: Le Corbusier, famoso architetto, le definì “la più bella architettura naturale al mondo”.
Oggi, queste splendide montagne del nostro Paese ricevono dall’Unesco il maggiore riconoscimento a livello mondiale. Da oggi, possiamo considerarle a pieno titolo Patrimonio naturale dell’Umanità.
Sono state inserite nell’elenco dell’Unesco come patrimonio naturale seriale, che si divide tra cinque province (Bolzano, Trento, Belluno, Pordenone e Udine), coprendo una superficie complessiva di 142 mila ettari (si aggiungono 85 mila ettari di aree “cuscinetto”).
Per entrare a far parte dell’ambita lista, i siti naturali devono rispettare criteri ben precisi e tocca a ciascun Paese presentare la candidatura dei siti che desidera proporre.
Grande festa per l’Italia dunque, e un motivo in più per visitare le Dolomiti.
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