Sartiglia 2011: il fascino di un carnevale diverso

Esiste un luogo in cui il carnevale non è fatto solamente di coriandoli e carri in maschera, ma diventa un rito ancestrale capace di affascinare gli spettatori oggi come secoli fa. Ci troviamo in Sardegna, più precisamente a Oristano e stiamo parlando della Sartiglia.
La Sartiglia o Sa Sartiglia, in lingua sarda, è una giostra medievale, un gioco equestre dalle origini antichissime. Sembra che risalga addirittura al XIII secolo e in essa si fondono tradizioni pagane, ricordi spagnoleggianti e tradizione agro pastorale. Consiste essenzialmente in una corsa al galoppo e nell’abilità dei cavalieri di infilzare quante più stelle possibile sospese sulla via.
Protagonista indiscusso è su Componidori, il cavaliere, quello che sarà l’eroe della giornata, il signore della festa. Indossa una maschera androgina che lo trasforma in un essere indecifrabile un po’ uomo e un po’ donna.
Il rituale della vestizione del componidori è uno dei momenti più suggestivi e impenetrabili della tradizione sarda. Il cavaliere, o capo corsa, viene vestito pubblicamente da giovani fanciulle in abito tradizionale. Seduto su un altare gli è vietato qualsiasi contatto con la terra affinché mantenga la purezza necessaria a fargli centrare le stelle.
Quante più stelle si infilzano tanto abbondante sarà il raccolto.
Il ritmo incessante del tamburi, i colori degli abiti tradizionali, il clamore e la tensione che accompagnano le corse dei cavalieri fanno di questa festa un momento denso di sacralità e particolarmente solenne. Nulla che abbia a che fare con la spensieratezza delle feste carnevalesche cui siamo abituati.
I giochi equestri conservano un fascino particolare anche ai giorni nostri. Le pariglie, le corse al galoppo sfrenato con le acrobazie dei cavalieri sono uno dei momenti più emozionanti della manifestazione.
Ma il momento di maggiore intensità è senza dubbio la corsa del componidori a infilzare le stelle. Un momento in cui l’uomo e l’animale, in perfetta armonia, sfidano la sorte per conquistare un annata propizia per tutto il popolo.
Un rito ancestrale, di rara bellezza in cui il Capo Corsa diventa un tramite divino per garantire prosperità e ricchezza. Un’esperienza suggestiva da non perdere.
La Sartiglia 2011 si correrà domenica 6 e martedì 8 marzo. La corsa della domenica si svolge sotto la protezione di San Giovanni Battista, quella del martedì sotto la protezione di San Giuseppe, a sottolineare la fusione tra credenze pagane e cristiane.
Sul sito della Fondazione Sartiglia potete acquistare i biglietti e trovare tutte le informazioni necessarie.
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