Site Transitorie: un’opera d’arte nelle Crete Senesi
Quando natura e uomo lavorano insieme, l’arte si fonde col paesaggio e nascono luoghi che racchiudono in sé la magia. Sullo sfondo delle suggestive Crete Senesi, dalle mani creatrici di Jean-Paul Philippe nasce il Site Transitorie, scultura e luogo insieme.
Esco da Siena lasciandomi l’atmosfera di festa alle spalle. Il Palio è alle porte e lo spirito contradaiolo invade le strade con un’energia pulsante. Mi hanno parlato della scultura di un artista francese sulle colline che circondano la città. Lascio Siena e vado verso la natura e il silenzio. Imbocco la superstrada Siena-Bettolle e prendo l’uscita Taverne d’Arbia. Dopo qualche chilometro scorgo l’indicazione che conduce al Site Transitorie, mentre la strada si snoda attraverso le Crete, le colline coperte dalla famosa terra di Siena che si scalda alla luce del tramonto. Scendo dalla macchina e proseguo a piedi verso quella che sembra una porta aperta sul nulla, un passaggio ideale sospeso nella terra brulla. Davanti alla porta un banco e poco più in là una sedia in pietra. Mi siedo e guardo. Il sole filtra i suo ultimi raggi attraverso l’apertura e arriva dritto a me, osservatore emozionato nel silenzio.
”Qualche anno fa un pensiero ha completamente occupato il mio tempo, realizzare in pietra e mettere in spazio tre posizioni familiari: seduta, alzata, sdraiata…e lasciarle mute o dialogare fra loro nella solitudine e nel silenzio di un luogo naturale” spiega Jean-Paul Philippe. “Il luogo scelto fu quello: una collina tra Siena e Asciano nel cuore delle Crete Senesi, tra Leonina e Mucigliani” continua l’artista, descrivendo la sua opera come “una dimora senza mura dalla soglia invisibile. A terra alcune lastre, una sedia per accogliere il passante, un banco, una finestra e per tetto la volta celeste. L’ombra di questo mobilio di pietra tracciava al suolo la sua passeggiata grazie alle apparizioni della Luna e del Sole. Nel solstizio d’estate è nell’appiombo della finestra che il disco solare sparisce, mentre brillano la prima stella e le luci di Siena.”
Da vedere, assolutamente. Ed emozionarsi.
Foto di Elisa Lavizzari
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